Energia pulita da organico e fanghi: firmato il contratto di finanziamento tra Sea Risorse e la Regione Toscana per 1,5 milioni di euro destinati alla realizzazione del progetto “Bio2Energy” sul territorio di Viareggio.

Si tratta del riconoscimento di una best practice altamente innovativa a livello europeo nella gestione dei rifiuti (cioè forsu – frazione organica del rifiuto solido urbano raccolta a Viareggio e Camaiore) e delle acque reflue (fanghi), attraverso una filiera a km 0 che recupera l’organico proveniente dalla raccolta differenziata, annulla i consumi energetici necessari al processo di stabilizzazione fanghi, produce energia elettrica “pulita” da mettere in rete e un fertilizzante organico che può sostituire quelli chimici.

Bio2Energy rappresenta il primo progetto a livello internazionale che esporta a scala preindustriale il trattamento di rifiuti organici e la conseguente produzione di biocombustibili (in particolare il bioidrogeno) sfruttando gli impianti già esistenti dell’area del depurazione.

Il progetto ha un costo complessivo di 3 milioni di euro, di cui la metà finanziato dalla Regione Toscana con fondi strutturali, attraverso un bando vinto da Sea Risorse, ideatrice e capofila del progetto, condiviso con partner pubblici e privati tra cui Publiambiente, Cavalzani Inox, CNR di Pisa e Università di Firenze.
Si tratta di un progetto strategico per la Regione Toscana, che lo ha adottato come progetto regionale di circular economy da presentare a Bruxelles, e strategico per il territorio: non solo per i fondi che arrivano in Versilia ma anche perché consente di realizzare un intervento innovativo di ottimizzazione del processo di stabilizzazione fanghi e recupero dei rifiuti organici.

Gli step di realizzazione

Nel novembre 2015 la Regione Toscana ha rilasciato l’autorizzazione alla sperimentazione (ai sensi dell’articolo 211 del Decreto legislativo 152/06), in seguito al piazzamento del progetto tra i vincitori del bando di finanziamento per il settore (5° su circa 50 domande); nel febbraio 2016 il Consiglio Comunale di Viareggio ha autorizzato la realizzazione di un piccolo edificio (circa 400 metri quadrati) all’interno dell’area del depuratore di Viareggio (senza, quindi, consumo di territorio) destinato alla preselezione della frazione organica, che completa l’impiantistica necessaria al processo, la maggior parte della quale è già esistente e va solo sottoposta a ristrutturazione per obsolescenza delle strutture. In attuazione del progetto di ricerca industriale e a completamento della dotazione impiantistica per il trattamento della frazione organica, Sea Risorse ha intenzione di realizzare, nel medesimo sito, un impianto di codigestione anaerobica per il quale è in fase di conclusione la procedura di Via iniziata a gennaio 2016.

In questi giorni è in fase di avvio l’iter di gestione del progetto sperimentale con l’implementazione delle attrezzature e l’allestimento del laboratorio presso il CNR di Pisa e l’Università di Firenze. La prima fase dei lavori è infatti in scala pilota: il processo viene ricostruito in scala inferiore in laboratorio, dove viene testato per essere poi trasferito in scala pre-industriale nel sito del codigestore di Viareggio. Sea Risorse attende risposta alla richiesta effettuata a inizio agosto al Comune di Viareggio di un permesso a costruire per la realizzazione del capannone di 400 metri quadrati per il pretrattamento della frazione organica, a seguito del quale potrà realizzare l’opera e dare avvio alla fase di scala pre-industriale.

I finanziamenti

I fondi vinti con il bando sono messi a disposizione dalla Comunità Europea ed attribuiti dall’ente regionale in base ad un bando del 2014, il FAR-FAS “per il finanziamento di progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati congiuntamente da imprese e organismi di ricerca in materia di nuove tecnologie del settore energetico, fotonica, ict, robotica e altre tecnologie, abilitanti connesse”.

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ultimo aggiornamento: 01-10-2016


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